EDITORIALE
Cari lettori,
dedichiamo questo numero agli ultimi eventi e manifestazioni che hanno visto ASSOCOSTIERI protagonista.
In particolare, in qualità di Presidente dell’Associazione ho partecipato alla Port&ShippingTech, Main Conference della Naples Shipping Week, l’evento dedicato alla logistica, allo shipping e più in generale allo sviluppo del sistema logistico-portuale.
Durante il mio intervento nella sessione GNL Infrastructures & Logistics, ho posto l’accento sul ruolo delle istituzioni nell’accompagnare e nel sostenere gli sforzi degli imprenditori nella realizzazione delle infrastrutture per la logistica del GNL, tecnologia ready-to-use per il trasporto stradale pesante ed il trasporto marittimo che può aiutare a raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e di riduzione delle emissioni definiti in ambito nazionale, comunitario e internazionali, come i nuovi limiti alle emissioni imposti dall’IMO ed entrati in vigore nel gennaio scorso.
È importante sottolineare come, nonostante l’emergenza Covid-19, gli investimenti nel settore non si siano fermati, per fine anno è attesa l’inaugurazione, a Oristano, del primo deposito costiero di GNL d’Italia mentre nel secondo semestre del 2021 dovrebbe essere finalizzato il sito di stoccaggio di gas naturale liquefatto nel porto di Ravenna, inoltre OLT ha ottenuto l’autorizzazione all’erogazione del servizio di Small Scale LNG, nei prossimi mesi è previsto l’avvio dei lavori, il Terminale offrirà il nuovo servizio entro la fine del 2021.
Sempre in tale ambito, ASSOCOSTIERI accoglie con favore le novità introdotte dal decreto semplificazioni per i procedimenti autorizzativi con particolare riferimento ai progetti attuativi delle misure del PNIEC e all’inclusione dell’acquisto delle flotte marittime a GNL tra gli interventi ammissibili al meccanismo dei certificati bianchi.
Tuttavia, molto ancora resta da fare, in primis, sempre con riferimento al PNIEC, si dovrebbe procedere con la defiscalizzazione dei depositi costieri e/o distributori di GNL nei porti e concordare con UE forme di finanziamento finalizzate alla costruzione di depositi e di mezzi a GNL. Per lo sviluppo del settore dei rifornimenti navali è necessario procedere con la definizione di procedure operative per le operazioni di bunkeraggio a mezzo GNL, concordate tra autorità e operatori del settore, in linea con le procedure adottate dagli altri Paesi che operano nel bacino Mediterraneo, e riconoscere la stessa fiscalità applicata agli altri combustibili per la navigazione, ovvero il riconoscimento dell’esenzione di accisa. Auspicabile, infine, che nella proposta di revisione della Direttiva RED II, attualmente in corso, la Commissione Europea tenga presente il GNL come “low carbon fuel” per la transizione energetica e che insista sul concetto di neutralità tecnologica nell’obiettivo di ridurre le emissioni.
Il Presidente
Marika Venturi
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GREEN NEW DEAL E EFFETTI SULLA LOGISTICA E LA DISTRIBUZIONE DEI CARBURANTI
Nel corso del convegno organizzato all’interno della manifestazione Oil&nonOil2020 da ASSOOCOSTIERI, in collaborazione con Assopetroli-Assoenergia, è stato affrontato il tema degli effetti delle nuove politiche energetico-climatiche sulla logistica e la distribuzione dei carburanti.
Durante la sessione dedicata alle associazioni di categoria, il segretario generale di UPEI nel suo videomessaggio ha ribadito l’importanza che in fase di revisione della direttiva DAFI, attualmente in corso, si riconfermi il mix di combustibili già individuato nel 2014 e che sia mantenuto l’approccio a livello di Stato membro per l’implementazione delle misure che devono essere coerenti con le esigenze specifiche di ogni realtà nazionale. Importante, inoltre, accompagnare le misure prevedendo meccanismi incentivanti e lasciare flessibilità senza imporre obiettivi obbligatori per gli operatori dei punti vendita.
Successivamente, il Direttore Generale di ASSOCOSTIERI, avv. Dario Soria, ha sottolineato come il Green new deal sia un’occasione storica per cambiare il paradigma energetico e di conseguenza la mobilità in cui si sta investendo. Una visione di lungo periodo e una strategia condivisa sono gli elementi essenziali che devono supportare questa rivoluzione.
Per vincere questa sfida, secondo l’Associazione, bisogna lavorare su tre punti: la necessità di un approccio volto alla neutralità tecnologica ragionando in ottica LCA e well-to-wheel; la valorizzazione delle infrastrutture esistenti, tra cui la logistica del GPL già flessibile e capillare e l’ormai quasi pronta catena del GNL; l’incentivazione della ricerca di soluzioni per il passaggio dai gas di transizione a quelli rinnovabili (biometano e bioGNL).
In questo contesto, come sottolineato dall’avv. Soria, è necessaria un’azione coordinata e coesa, in quanto i continui cambiamenti di rotta di alto livello possono da questo punto di vista ledere all’industria nazionale che sollecita una maggiore certezza politica nell’attuazione di questa rivoluzione energetica.
Dopo gli interventi del dott. Parisi di Edison che ha presentato il progetto SSLNG dell’azienda, che prevede la realizzazione del deposito di Ravenna con l’arrivo di una nave small scale da 30.000mc nonché i progetti di depositi a Napoli e a Brindisi ed il deposito autorizzato di Oristano, e dell’ing. Nuzzo di Q8 che ha sottolineato come la logistica e l’industria petrolifera siano parti integranti della transizione energetica e la necessità di un quadro di riferimento certo, chiaro e sostenibile sia a livello ambientale che socio-economico, il convegno ha ospitato le conclusioni del dott. Giovanni Perrella del MiSE.
Nel corso del suo intervento, il dott. Perrella ha illustrato come con il recepimento della direttiva DAFI sia stata data una spinta alla diffusione dei carburanti alternativi. Relativamente alla revisione della direttiva, il MiSE fa sapere che da un lato gli incentivi al biometano saranno prorogati di almeno tre anni, dall’altro sarà incoraggiata la diffusione della mobilità elettrica, ma allo stesso tempo si cercherà di mantenere i combustibili gassosi e i biofuels nell’elenco dei carburanti alternativi. L’idrogeno, secondo il Ministero, può rappresentare una soluzione per il trasporto pesante ma più nel lungo periodo rispetto al GNL e in aree dedicate con lo sviluppo di hydrogen valleys. Nel settore ferroviario, la crescita dell’idrogeno potrebbe essere più rapida, ma sempre in contesti particolari e delimitati. Il dott. Perrella ha infine informato che il MiSE sta lavorando alla strategia nazionale sull’idrogeno e tra qualche mese sarà avviata una consultazione con gruppi parlamentari e cittadini.
AL VIA DAL 1° OTTOBRE 2020 IL DOCUMENTO DI ACCOMPAGNAMENTO SEMPLIFICATO IN VERSIONE ELETTRONICA (e-DAS)
Dal 1° ottobre 2020 è obbligatoria la presentazione, esclusivamente in forma telematica, del documento di accompagnamento di cui all’articolo 12 del decreto legislativo 26 ottobre 1995, n. 504, da applicare alla circolazione nel territorio dello Stato della benzina e del gasolio usati come carburante per autotrazione.
Un tema quindi molto attuale e sentito dal settore che è stato al centro del web meeting: “Innovazione tecnologica, hardware e e-DAS per la legalità e la qualità dei prodotti nell’era della digitalizzazione”, organizzato il 22 ottobre scorso da FAI-Conftrasporto e moderato dall’Avv. Dario Soria – Direttore Generale ASSOCOSTIERI – nell’ambito della manifestazione Oil&nonOil.
ASSOCOSTIERI, da sempre, ha riconosciuto come l’e-DAS rappresenti uno dei più validi strumenti di contrasto all’illegalità nel settore dei carburanti e, come tale, deve essere implementato sollecitamente e con il massimo rigore.
La determinazione direttoriale ADM prot. 138764 del 10 maggio 2020 ha fissato le modalità di attuazione della misura introdotta con il DL n. 124/2019, che si inserisce tra le azioni di contrasto alle frodi in materia di accisa, seguita dalla circolare ADM prot. 156774 n. 9/2020 del 26 maggio 2020, che ha definito i tracciati informatici corrispondenti ai messaggi elettronici citati nella direttoriale stessa, e dalla nota ADM prot. 325034 del 24 settembre 2020 con cui l’Agenzia ha disposto alcuni adeguamenti alle Tabelle per garantire la trasmissione dell’e-DAS agli operatori tenuti alla presentazione esclusivamente in forma telematica dei dati relativi alle contabilità.
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM), in vista della scadenza del 1° ottobre 2020, ha emanato anche la circolare prot. 322706/RU n. 34/2020 del 19 settembre 2020 con la quale ha disposto che, in fase di prima applicazione, laddove fossero riscontrate problematiche tecniche nella funzionalità del sistema elettronico dello speditore tali da impedire l’emissione dell’e-DAS, su istanza dell’esercente l’Ufficio delle Dogane potrà autorizzare il medesimo, per un periodo non superiore a 60 giorni, ad emettere il documento su formato cartaceo secondo le disposizioni del D.M. 210/96.
La successiva circolare ADM prot. 328817/RU n. 36/2020 del 23 settembre 2020 ha riportato nella forma di risposta a quesiti pervenuti dagli operatori attraverso le associazioni di categoria, una serie di elementi dispositivi relativi alla fase di prima applicazione dell’utilizzo obbligatorio dell’e-DAS che contestualizzano i contenuti della Circolare n. 34 /2020 di ADM del 19 settembre 2020.
Questi primi chiarimenti relativi all’applicazione del nuovo sistema sono scaturiti a valle di due open hearing organizzati dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli con gli operatori e con le associazioni di settore, rispettivamente il 15 ed il 23 settembre 2020, al fine di verificare le implicazioni concrete dell’attuazione del nuovo sistema.
L’open hearing ha consentito di portare a compimento un approfondimento già da tempo avviato da ADM e contraddistinto anche dall’ascolto delle osservazioni e delle proposte formulate dalle associazioni di settore, operatori ed esperti, al fine di rendere fluido e sostenibile l’avvio dal 1° ottobre 2020 delle nuove modalità operative che comportano l’utilizzo dell’e-DAS telematico in via esclusiva.
Pur avendo l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, con la circolare n. 36/2020, fornito alcuni chiarimenti, sono ancora molte le questioni aperte in attesa di risposta.
ASSOCOSTIERI ha avanzato alcune proposte per superare taluni aspetti critici nell’ottica di garantire la competitività dei depositi, soprattutto quelli medio e piccoli, destinatari di una serie di adempimenti, come ad esempio l’estensione del sistema INFOIL.
L’Associazione, nella fattispecie, ha chiesto all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di:
- chiarire, qualora vi siano disallineamenti di anagrafica per le spedizioni verso soggetti censiti, se la circolazione possa comunque iniziare in quanto vi è indicato il codice ditta o è necessario bloccare la circolazione;
- rendere disponibili agli operatori online una banca dati dei destinatari degli e-DAS (tipologia destinatario e Codice Ditta) rendendo consultabili le licenze inserite una volta controllate dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli;
- eliminare, in caso di indisponibilità di tale banca dati, il controllo al campo 27 “Tipo di destinazione” nel caso lo speditore non sia in grado di verificare i dati del destinatario della merce;
- chiarire meglio il concetto di colloquio telematico (art. 5 comma 7, direttoriale del 10/5/2020) e l’obbligo per i trasportatori di disporre di un sistema elettronico in grado di comunicare telematicamente con il sistema dello speditore in contraddittorio anche con tale categoria di operatori. Ad oggi non è ancora disponibile la Web App per i trasportatori;
- aggiungere alcuni campi nel DAS cartaceo prestampato per permettere allo speditore di poter inserire i dati ulteriori previsti per l’e-DAS dalla direttoriale del 10/5/2020 e non previsti dal modello cartaceo di cui al DM n. 210/1996;
- chiarire se nel campo 25 “Numero fattura” del DE815, qualora ci sia un trasferimento di prodotto tra mittente e destinatario con la stessa P.IVA (ad es. da deposito commerciale a impianto distribuzione carburanti di proprietà) si può inserire il codice di riferimento locale non essendo prevista l’emissione di alcuna fattura;
- poter disporre di una web service con la quale viene restituita, per determinato periodo, la lista degli e-DAS emessi/ricevuti ed il loro stato nonché la possibilità di scaricare per gli e-DAS emessi lo stato del rapporto di ricezione. La funzione è presente tramite il pulsante download elenco nel portale ma sarebbe opportuno renderla automatica tramite web-service;
- indicare il comportamento da tenere nel caso un trasportatore durante la circolazione sostituisca un autista o un mezzo di trasporto;
- esplicitare come documentare la fase del dirottamento poiché manca una procedura che permetta al trasportatore di effettuare tale dirottamento ed è vietata l’apposizione di note sull’e- DAS cartaceo;
- chiarire come gestire le forniture di gasolio auto ad accisa piena, verso yacht e bettoline o comunque in viaggi intermodali (passaggio da trasporti su strada a binari) e cosa indicare come trasportatore, nel caso di trasbordo di prodotto mediante tubature.
ASSOCOSTIERI ha sempre ritenuto necessario semplificare e ridurre l’acquisizione dei dati richiesti per l’e-DAS che sono già a “sistema” ed avviare un’interrelazione con tutte le altre Amministrazioni o Enti per lo scambio dei dati, già in possesso delle Amministrazioni stesse, sia ai fini della telematizzazione del DAS che per altre finalità.
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GLI ALTRI INTERVENTI DI ASSOCOSTIERI A OIL&NONOIL 2020
Nel contesto di Oil&nonOil, ASSOCOSTIERI ha partecipato e rappresentato i propri associati anche in altre due conferenze, rispetto a quelle precedentemente approfondite, su tematiche di primo piano per il settore della logistica energetica.
Nel primo giorno di lavori, il confronto si è incentrato sul tema della razionalizzazione e dell’ammodernamento della rete carburanti. In quest’occasione, grazie alle parole del Presidente di ASSOCOSTIERI Servizi, Claudio Laurora, l’Associazione ha portato, indirettamente, le proprie istanze.
Secondo l’Associazione, la rete di distribuzione carburanti, per la sua ristrutturazione, ha bisogno di interventi che siano efficaci, concreti e a supporto delle aziende. Un vero ammodernamento della rete si potrà avere solo quando si metteranno a disposizione, ad esempio, fondi per la realizzazione delle bonifiche.
Il problema centrale è la stasi normativa che caratterizza il settore e che presta il fianco all’ingresso sul mercato di operatori scorretti e accresce la possibilità di frodi. Inoltre, senza un vero programma per il cambiamento, è impossibile rendere di nuovo attraente il settore, per questo Laurora, insieme agli altri relatori, ha evidenziato la necessità di interventi decisi da parte delle Istituzioni.
Fondamentale per ASSCOSTIERI è occuparsi anche dei nuovi mercati: a tal fine, nei giorni successivi, grazie all’intervento di Antonio Nicotra, l’Associazione ha condiviso il proprio punto di vista sul ruolo strategico del biometano nei trasporti.
Secondo quanto osservato da Nicotra, stiamo assistendo ad una vera e propria rivoluzione industriale basata sulla sostenibilità ambientale; in questo scenario il biometano riveste un ruolo chiave in quanto pienamente rinnovabile e sostenibile, sia come combustibile gassoso che liquefatto (bio-GNL).
In modo particolare, l’utilizzo del bio-GNL può innovare il settore del trasporto marittimo, che da solo rappresenta una grande fetta della logistica mondiale. Diversi ormai sono gli esempi che vanno in questa direzione, il biometano liquefatto permetterà, infatti, la piena decarbonizzazione del trasporto marittimo perché abbina la possibilità di stoccare energia a bordo in modo efficiente a un sistema di propulsione adeguato che permette di mantenere le rotte e i tempi di navigazione prefissati, mentre altre soluzioni che possono accelerare la sostenibilità del comparto, come elettrico e idrogeno, sono sicuramente interessanti ma, al momento, economicamente, poco convenienti.
ASSOCOSTIERI SOTTOPONE AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA IL CODICE DI COMPORTAMENTO AGGIORNATO
Si è concluso l’aggiornamento del Codice di Comportamento ASSOCOSTIERI con la collaborazione di Assocostieri Servizi, che ha offerto la propria assistenza nel processo di redazione.
Il Codice costituisce un punto di riferimento per i Modelli organizzativi 231/2001 degli Associati: l’art. 6 del D.lgs. 231/2001, prevede, infatti, come condizione esimente della responsabilità, l’adozione e l’efficace attuazione da parte dell’ente di modelli di organizzazione e gestione idonei a prevenire reati, che possono essere redatti in conformità a codici di comportamento adottati dalle associazioni di categoria.
ASSOCOSTIERI è stata la prima associazione di categoria a dotarsi di un Codice di Comportamento che rappresenta il settore della logistica energetica.
Precedentemente approvato nel giugno 2017, il Codice è stato inviato al Ministero in data 07/10/2020 per la validazione della versione aggiornata.
La procedura di verifica e controllo da parte del Ministero della Giustizia è disciplinata dagli articoli 5, 6 e 7 del DM n. 201 del 26 giugno 2003 “Regolamento recante disposizioni regolamentari relative al procedimento di accertamento dell’illecito amministrativo delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, ai sensi dell’articolo 85 del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231” e dalle disposizioni del Capo Dipartimento per gli Affari di Giustizia adottate con Provvedimento del 2 dicembre 2009.
L’Associazione ringrazia il gruppo di lavoro che ha visto coinvolte alcune società associate, che hanno messo a disposizione le proprie risorse per contribuire alla stesura della revisione del Codice.
L’aggiornamento ha riguardato:
- l’inserimento del c.d. Whistleblowing, come da DDL del 15 novembre 2017 convertito nella Legge n. 179 del 30 novembre 2017;
- la modifica dell’art. 2622 c.c. e l’inserimento dell’art. 2635 bis c.c. all’art. 25 ter – Reati societari;
- l’inserimento di quanto previsto dall’ art. 603 bis c.p. nell’art. 25 quinquies – Delitti contro la persona individuale;
- la modifica del contesto normativo dell’art. 25 sexies – Abusi di mercato;
- il recepimento della Direttiva UE 849/2015 (Quarta Direttiva) con il D.Lgs. n. 90 del 25 maggio 2017 che ha modificato il D.Lgs. 231/2007 nell’art. 25 octies – Ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro beni o utilità di provenienza illecita, nonché auto riciclaggio;
- l’inserimento dell’art. 12 comma 3, 3 bis, 3 ter e dell’art. 12 comma 5 come da Legge n. 161 del 17 ottobre 2017 che ha modificato il D.Lgs. 286/1998 (T.U. sull’Immigrazione) all’art. 25 duodecies – Impiego di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare;
- l’inserimento di quanto previsto dalla Legge n. 167 del 20 novembre 2017 (Legge europea 2017) all’art. 25 terdecies – Razzismo e xenofobia;
- l’inserimento dell’art. 25 quaterdecies – Reati di frode in competizioni sportive e di esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa come da Legge n.39 del 03/05/2019;
- l’inserimento dell’art. 25 quinquiesdecies – Reati tributari come da Legge n. 157 del 19/12/2019;
- l’inserimento di considerazioni sull’applicazione della normativa sul contrasto al COVID-19 nei luoghi di lavoro.
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