EDITORIALE
Cari lettori,
dedichiamo questo numero della nostra Newsletter alle principali attività portate avanti negli ultimi mesi e alle tematiche sollevate durante l’Assemblea annuale dell’Associazione. In particolare, sottolineiamo come sebbene l’insorgere della pandemia Covid-19 abbia inevitabilmente catalizzato l’attenzione su alcune misure da porre in essere per la gestione del periodo emergenziale, questo non ha allontanato ASSOCOSTIERI dal continuo lavoro in difesa delle principali tematiche di interesse per gli associati. Nello specifico, l’Associazione si è attivata con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli per rappresentare alcune criticità ed avanzare le proprie proposte per quanto riguarda il sistema di tracciabilità per la circolazione nel territorio nazionale degli oli lubrificanti e di altri specifici prodotti. Tra le principali proposte avanzate, nell’ambito delle misure introdotte dal DM 22/04/2020, la richiesta di precisare meglio la definizione di “operatore della logistica”, quale soggetto avente un contatto diretto con il trasportatore e, pertanto, in grado di poter confermare o correggere, sotto la propria responsabilità, molti dei dati riportati nel CAR. È stata, inoltre, evidenziata la necessità di definire il concetto di “rapporti stabili di fornitura” identificando il soggetto mittente quale produttore e/o raffineria o deposito conto terzi situato in un Paese UE ed il soggetto autorizzato quale deposito provvisto di licenza fiscale che opera sul territorio nazionale e che ha come attività prevalente la lavorazione, la miscelazione e la commercializzazione di oli lubrificanti e che non sia incorso, nei periodi disposti dalla legge, nell’inosservanza in materia di applicazione dell’accisa sui prodotti energetici o dell’imposta di consumo sugli oli lubrificanti. ASSOCOSTIERI ha, inoltre, partecipato attivamente alle consultazioni avviate dalla Commissione Europea sia relativamente alle iniziative scaturite dal Green Deal che alla proposta di revisione della direttiva DAFI. Riguardo quest’ultima, ha sottolineato come il mix di combustibili individuato dalla direttiva sia tutt’oggi ancora attuale e l’importanza dell’applicazione del principio della neutralità tecnologica. A ciascuno Stato membro dovrebbe essere lasciata la possibilità di individuare il mix più opportuno ai fini del raggiungimento dei target di decarbonizzazione del settore dei trasporti, tenuto conto del proprio tessuto industriale ed infrastrutturale nonché degli investimenti già realizzati e in corso di definizione. Ha, inoltre, evidenziato l’importanza di garantire un livello di fiscalità in grado di favorire lo sviluppo di filiere emergenti (GNL), ma allo stesso tempo di continuare a garantire la competitività di quelle già consolidate (GPL). Un’ulteriore attività portata avanti da ASSOCOSTIERI in questo periodo ha riguardato la necessità di una semplificazione dei procedimenti autorizzativi e la sburocratizzazione della PA, con l’adozione di misure quali il meccanismo del silenzio-assenso, la responsabilizzazione dell’ente in caso di mancata concessione dell’intesa o di espresso dissenso e lo svincolo delle somme deliberate ma non ancora erogate, ancora disponibili a valere sugli incentivi alle attività produttive, tra cui quelle di cui alla legge 1 marzo 1986, n. 64, per le opere infrastrutturali già autorizzate. ASSOCOSTIERI ha proposto, inoltre, di includere la realizzazione delle infrastrutture strategiche energetiche tra le infrastrutture che godono dei benefici fiscali previsti per le aree ZES, considerato che la dimensione energetica costituisce una delle variabili cruciali per la competitività dei sistemi economici e delle relazioni territoriali.
Il Presidente Marika Venturi |
ASSOCOSTIERI SI CONSOLIDA E CRESCE CON I SUOI ASSOCIATI
Il 16 luglio, direttivo e associati si sono incontrati virtualmente per la consueta Assemblea annuale di ASSOCOSTIERI. Segnato dall’emergenza COVID-19, l’anno appena trascorso si è caratterizzato anche per gli importanti traguardi raggiunti dall’Associazione che ha continuato a crescere raggiungendo, e superando, nel 2020 la quota delle 100 aziende associate.
ASSOCOSTIERI si consolida quindi come l’Associazione della logistica energetica indipendente, ribadendo il valore che la stessa rappresenta ormai da oltre 35 anni, come garante del libero mercato dei prodotti energetici.
Oggi più che mai, gli operatori indipendenti specie quelli della logistica petrolifera sono vessati da facili istanze rigoristiche, che con il pretesto di razionalizzare, controllare o reprimere l’illegalità identificano nei depositi fiscali, in particolare quelli dediti al mero servizio di logistica, una sorta di “capro espiatorio”, operando una distorsione competitiva del mercato verso pochi grandi player dominanti.
In uno scenario sempre più complesso, ASSOCOSTIERI, come sempre, non ha fatto mancare il suo supporto agli associati moltiplicando gli sforzi quotidiani, cercando di fornire risposte immediate a favore della semplificazione amministrativa, come primo elemento per sopravvivere all’emergenza, per non paralizzare i processi e i provvedimenti autorizzativi delle iniziative imprenditoriali in corso.
Durante l’Assemblea l’Associazione ha ribadito la sua posizione al centro del processo di transizione energetica. GPL, GNL, biocarburanti e biometano rivestono un ruolo imprescindibile nel contesto della decarbonizzazione a cui possono contribuire in quanto il loro impiego garantisce una riduzione delle emissioni di CO2 e degli altri gas climalteranti.
- Per il GPL, che rappresenta circa il 5% del mercato dei consumi di prodotti petroliferi nazionali, l’Associazione ha auspicato il mantenimento della parità di trattamento di tale prodotto con gli altri combustibili alternativi previsti dalla direttiva DAFI, dati gli importanti pregi ambientali nella riduzione dei GHG e la consolidata logistica.
- In tema di GNL, ASSOCOSTIERI ha mostrato grande apprezzamento per la previsione di ottimizzare l’utilizzo dei terminali di rigassificazione esistenti. Questi ultimi permettono di aumentare la flessibilità e la diversificazione delle fonti di approvvigionamento, oltre a contribuire all’aumento della sicurezza del sistema gas con un conseguente effetto positivo sul riallineamento dei prezzi rispetto al resto d’Europa. Quanto al potenziale del GNL nel settore del trasporto marittimo e pesante, l’Associazione sta svolgendo un ruolo attivo nel difenderne lo sviluppo a livello nazionale. Importante sarebbe, in tale contesto, garantire l’esenzione da accisa del bunkeraggio a mezzo GNL e GPL e individuare procedure operative di bunkeraggio omogenee, oltre all’implementazione delle misure a sostegno e di incentivo già previste nel PNIEC per lo sviluppo del settore.
- Relativamente a biocarburanti e biometano, ASSOCOSTIERI ha espresso sostegno alla valorizzazione del loro ruolo nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni nel settore dei trasporti e della penetrazione delle rinnovabili nella strategia italiana di decarbonizzazione.
- ASSOCOSTIERI, inoltre, ha sottolineato come per tutti i settori vi sia necessità di semplificare gli adempimenti amministrativi, in particolare in tema di informazioni, spesso identiche, da fornire agli enti. La speranza è che la Pubblica Amministrazione si orienti, quanto prima, verso l’effettività dei principi “once only” e dell’interoperabilità delle banche dati.
ASSOCOSTIERI E BANCA DEL FUCINO, INSIEME NELLA RIPARTENZA
NASCITA DEL CONSORZIO NAZIONALE RIDUZIONE GHG
Nelle ultime settimane si è concretizzata anche un’ulteriore nuova iniziativa di ASSOCOSTIERI: l’Associazione ha promosso, insieme ad ASSOPETROLI-ASSOENERGIA, la costituzione del Consorzio Nazionale Riduzione GHG che nasce con lo scopo di ottemperare all’obbligo di riduzione delle emissioni di GHG per i fornitori di combustibili ed elettricità per i trasporti secondo quanto previsto dal D.Lgs. 66/2005.
Tale iniziativa, ha consentito di porre rimedio in via pattizia all’illegittima sanzione prevista all’art. 9 del Decreto che penalizza, ancora una volta, gli operatori indipendenti, specie se di piccole dimensioni.
La costituzione del Consorzio deve, tuttavia, intendersi un’eccezione, una soluzione temporanea ed estrema di riduzione del pesante onere, ma non dovrà in alcun modo sostituire la necessaria revisione di un meccanismo sanzionatorio iniquo e giuridicamente illegittimo del quale è lecito attendersi una pronta revisione da parte del Ministero dell’Ambiente in primis, soprattutto in vista dell’estensione dell’obbligo anche agli anni successivi al 2020.