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Newsletter n. 13 – luglio 2022

EDITORIALE


Care lettrici e cari lettori,

 l’occasione di questa Newsletter cade in un momento storico del tutto particolare per l’Europa e per il nostro Paese.

Le attuali tensioni politiche e il rischio di incertezza, in particolare, nel caso italiano legata alle dimissioni del Presidente Draghi, ci costringono ad un supplemento di riflessione e di azione. Molti di questi temi di interesse del settore energetico sono stati affrontati nel corso della nostra Assemblea Annuale che si è svolta a Napoli lo scorso 4 maggio.

Mai come quest’anno, l’occasione della ripresa degli eventi in presenza ha consentito di organizzare un’assemblea ricca nei contenuti e nelle presenze, che ha ricevuto l’apprezzamento di tutti gli interlocutori presenti. Molti i temi sollevati, a partire dalle principali attività portate avanti dall’Associazione negli ultimi mesi, alle riflessioni emerse durante le tavole rotonde organizzate nell’ambito del workshop “La logistica energetica e le sfide della sostenibilità”. La rilevanza dei temi trattati, la presenza di personalità politiche ed istituzionali locali e nazionali, tra cui molti parlamentari ed esponenti ministeriali, hanno dato lustro ad un dibattito aperto e ricco di spunti che ha avuto eco sulla stampa specialistica e locale.

In questi mesi nei quali si è delineato uno scenario sempre più complesso, ASSOCOSTIERI si è esposta in prima linea nel dialogo costante con le Istituzioni, al fine di fornire supporto e formulare proposte concrete quale contributo alla soluzione della questione della crisi economica legata, in un primo momento, alla pandemia e, in una fase successiva, ai fenomeni inflattivi e di tensione per gli approvvigionamenti energetici dei prodotti petroliferi e del gas, in particolar modo con riferimento all’import dalla Federazione Russa.

Il supporto nelle problematiche doganali e fiscali, l’attenzione al tema della protezione degli operatori di mercato corretti dall’invasione dilagante dell’illegalità e la semplificazione dei procedimenti amministrativi a supporto della sicurezza degli approvvigionamenti nazionali, sono solo alcuni degli sforzi compiuti dall’Associazione per garantire la continuità delle condizioni operative.

Gli investimenti nelle infrastrutture energetiche richiedono tempi lunghi e grande impegno, per questo risulta necessario approfondire e quantificare i possibili scenari di domanda di energia alla cui copertura contribuirà il sistema logistico dell’energia. Ad oggi, sono ancora molte le sfide per il settore da vincere per garantire l’apertura del mercato e favorire approvvigionamento e distribuzione dei prodotti energetici a prezzi competitivi.

È necessario, in questa fase più che mai, affiancare alla tutela dei consumatori strumenti di tutela per le aziende impegnate nella transizione ecologica che rischiano di essere fortemente penalizzate dal ricorso a strumenti iniqui come il contributo straordinario sugli extra profitti, sul quale ASSOCOSTIERI si è più volte espressa.

Il percorso verso la transizione ecologica deve, inoltre, valorizzare il lavoro compiuto per la produzione nazionale di bio-GNL, bio-GPL e biocarburanti che contribuiranno direttamente alla stabilità degli approvvigionamenti e dei prezzi e che potrebbe, assieme alla valorizzazione delle filiere italiane del GNL, del GPL e della logistica energetica tutta, contribuire alla sicurezza e diversificazione delle fonti di approvvigionamento.

Il Presidente
Diamante Menale

 


Assemblea Annuale ASSOCOSTIERI 2022 – La logistica energetica e le sfide della sostenibilità


Il programma e i relatori dell’Assemblea Annuale ASSOCOSTIERI:

Il 4 maggio si è svolta a Napoli, nella splendida cornice di Villa Diamante, l’Assemblea Annuale di ASSOCOSTIERI, occasione di incontro tra il direttivo e gli associati attraverso cui condividere i traguardi raggiunti e le nuove sfide a fronte degli importanti cambiamenti che hanno caratterizzato il contesto geopolitico in cui operiamo.

L’evento ASSOCOSTIERI è stato organizzato con il patrocinio di: Ministero della Transizione Ecologica, Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Regione Campania, Regione Liguria, Comune di Napoli, Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale. Con il supporto di: Adriatic LNG, Edison SpA, EnerGas SpA, Italcost Srl, Gruppo Ludoil, OLT Offshore LNG Toscana, San Marco Petroli SpA, Snam SpA e in collaborazione con Conferenza GNL. L’Assemblea, tornata a riunirsi in presenza, è stata la prima occasione di condivisione dall’elezione del nuovo Consiglio direttivo e del Presidente di ASSOCOSTIERI, dott. Diamante Menale.

L’Assemblea è stata aperta dai saluti istituzionali del Sindaco metropolitano di Napoli, Gaetano Manfredi, e del Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno centrale, Andrea Annunziata.

La relazione introduttiva del Presidente ASSOCOSTIERI, dott. Diamante Menale, ha sottolineato come il consolidamento del ruolo di ASSOCOSTIERI quale riferimento per le aziende che operano nel settore della logistica energetica, da quasi 40 anni, sia confermato dalla crescita del numero delle aziende associate, più che raddoppiato nell’ultimo triennio.

L’intervento iniziale del Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha aperto il dibattito esaminando il ruolo centrale della Regione Campania nelle politiche di sviluppo della logistica energetica dell’Italia meridionale, a partire dai nuovi investimenti previsti dal PNRR. Il Presidente De Luca ha posto l’accento sul rischio connesso alla eventuale mancanza di forniture energetiche dalla Russia, paventando il rischio che l’Italia non sia in grado di raggiungere l’autonomia energetica prima di tre anni e a costi molto elevati.

Nel corso dell’Assemblea, è stato presentato lo studio realizzato per ASSOCOSTIERI da Nomisma EnergiaTransizione Energetica, scenari e impatto sulle infrastrutture costiere di logistica energetica”. L’analisi ha evidenziato come la disponibilità e l’utilizzo di dati certi sia fondamentale per la pianificazione del mix energetico di lungo periodo, uscendo dal tema ideologico che troppo spesso accompagna la discussione sulla questione energetica.

Un quadro analogo è emerso dalle due tavole rotonde organizzate da ASSOCOSTIERI nell’ambito del workshop, ulteriori occasioni di dialogo tra istituzioni e imprese per affrontare tematiche chiave in ottica di transizione ecologica.

Nella tavola rotonda “Il ruolo delle infrastrutture energetiche nel Fit for 55 e le nuove politiche energetiche europee”, sono intervenuti Paolo Arrigoni, 13ª Commissione permanente territorio, ambiente, beni ambientali del Senato, Dario Soria, Direttore Generale ASSOCOSTIERI, Alfredo Balena, Public & Government Affairs manager – Terminale Adriatic LNG, Fabio Bonavita, Amministratore Delegato – San Marco Petroli SpA, e Fabrizio Mattana, Executive Vice President Gas Assets – Edison SpA. Nel corso del dibattito, è stata sottolineata la necessità di ribilanciare i driver della transizione, prevedendo un mix energetico allargato, per garantire sicurezza energetica e competitività, nonché la riconversione funzionale delle infrastrutture energetiche strategiche per il Paese.

A seguire, nella tavola rotonda dedicata a “La nuova logistica primaria dell’energia nei porti tra biocombustibili, GPL, GNL ed idrogeno”, sono intervenuti come relatori Maria Teresa Di Matteo, Direttore generale per la vigilanza sulle Autorità di sistema portuale, il trasporto marittimo e per vie d’acqua interne – MiMS, Giovanni Perrella, Senior Energy Advisor – MiTE, Jacopo Riccardi, Dirigente del Settore Sviluppo del Sistema Logistico e Portuale e Dirigente del Servizio Energia – Regione Liguria, Rodolfo Errore, Direttore Generale – Gruppo Ludoil, Elio Ruggeri, Senior Executive, Energy Transition & Utilities – Snam SpA, Marika Venturi, Institutional Relations, Regulation and Commercial Manager OLT Offshore LNG Toscana. Sono emerse importanti riflessioni, a partire dalla necessità di coordinare obiettivi e strumenti del PNRR relativi agli asset portuali al fine di garantire la sostenibilità dei progetti per la transizione ecologica, all’opportunità offerta dallo sviluppo dei biocarburanti e della logistica energetica a questi connessa, in particolar modo nell’area del Mezzogiorno.

Al termine della conferenza, l’Assemblea ha ospitato il workshop “Le prospettive delle comunità Energetiche nelle aree portuali” riservato ai membri IFEC – Italian Forum of Energy Communities, di cui ASSOCOSTIERI è tecnhical partner.

Il workshop, dopo i saluti di apertura del Presidente di ASSOCOSTIERI, dott. Diamante Menale, e del Direttore Generale di ASSOCOSTIERI, avv. Dario Soria, è proseguito con l’introduzione di Romano Borchiellini – Coordinatore Energy Center del Politecnico di Torino e Gabriella De Maio – Coordinatrice IFEC, Prof.ssa Diritto dell’energia, Università Federico II Napoli. Gli interventi successivi hanno visto la partecipazione del Sen. Gianni Pietro Girotto – Presidente 10a Commissione Permanente del Senato, del Sen. Paolo Arrigoni – Membro della 13a Commissione Permanente del Senato, di Antonella Querci – Autorità Portuale di Livorno, di Ugo Patroni Griffi – Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale e Mario Mega – Presidente AdSP dello Stretto. Il dibattito, moderato da Paolo D’Ermo – Segretario Generale WEC Italia, si è concluso con gli interventi di Marta Mango – Promozione e assistenza alla pubblica amministrazione GSE e Fabio Armanasco – Project Manager RSE.

Attraverso il workshop, IFEC e ASSOCOSTIERI hanno voluto stimolare il confronto tra i membri del network associativo, per approfondire le prospettive delle comunità energetiche rinnovabili (CER) come strumento per la decarbonizzazione delle aree portuali.

 


Le posizioni di ASSOCOSTIERI sui principali temi energetici


Nel corso dell’Assemblea, ASSOCOSTIERI ha avuto modo di approfondire le posizioni associative rispetto ai numerosi temi qualificanti l’attività dell’Associazione e di particolare rilevanza nella più ampia cornice della transizione ecologica, della pandemia e dell’emergenza bellica.

Tra questi, il supporto nelle problematiche doganali e fiscali connesse a tematiche operative rilevanti quali la telematizzazione della circolazione dei prodotti ad accisa assolta o il nuovo obbligo di presentazione telematica della dichiarazione di alto mare per beneficiare della non imponibilità dell’Iva. Le proposte da noi formulate in tema di rilascio delle scorte di sicurezza e specifiche, di riduzione dell’aliquota Iva sui combustibili gassosi per autotrazione, sull’immediata attuazione dei provvedimenti in tema di riduzione dell’accisa sui carburanti e sull’esenzione di accisa per il bunkeraggio a GPL e GNL, sono state al centro di molte discussioni.

Il tema della protezione degli operatori di mercato corretti dall’invasione dilagante dell’illegalità è stato affrontato con proposte sempre più mirate, volte a valorizzare i comportamenti soggettivi onesti e di cooperative compliance rispetto ad una colpevolizzazione degli operatori indipendenti in mera logistica sui quali porre una sorta di responsabilità oggettiva per il fatto di terzi.

L’aumento del contributo del gas naturale nel mix energetico sul totale della domanda primaria registrato tra il 2019 e il 2020 si confronta, oggi, con la necessità di ridurre la dipendenza dal gas di importazione russa. ASSOCOSTIERI è più volte intervenuta nelle sedi istituzionali e sui media a sostegno del ruolo imprescindibile che la filiera della nostra logistica energetica rappresenta per la sicurezza degli approvvigionamenti nazionali. In tal senso, si è sottolineato come i terminali di rigassificazione e le altre infrastrutture di GNL siano vitali nell’affrancamento del nostro Paese dalla dipendenza russa e nel favorire la fase di transizione – coerentemente con gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione previsti dal pacchetto Fit for 55 – per lo sviluppo di una filiera nazionale dei biocarburanti.

ASSOCOSTIERI, pertanto, ha chiesto con immediatezza al Governo, all’indomani del conflitto, di massimizzare da subito l’utilizzo delle infrastrutture esistenti di GNL, garantendo la massima copertura degli stoccaggi, e di investire sui terminali di rigassificazione già autorizzati, sulle unità di rigassificazione galleggianti (FRSU), sulla filiera Small Scale LNG e sulla liquefazione in loco.

Volgendo lo sguardo, invece, agli obiettivi di decarbonizzazione europei, nel corso dell’Assemblea si è sottolineata l’importanza di considerare con oggettività il possibile mix energetico al 2030 e al 2050, offrendo agli operatori realistici scenari di investimento, nonché la semplificazione dei procedimenti amministrativi. ASSOCOSTIERI è più volte intervenuta a sostegno della semplificazione del procedimento di VIA e dell’autorizzazione per gli impianti di produzione di energie rinnovabili. Molte delle considerazioni proposte tra cui, ad esempio, il superamento della competenza del Ministro e l’attribuzione della competenza al Direttore Generale per l’adozione del provvedimento di VIA nei progetti PNRR-PNIEC (Fast track), sono state fatte proprie dal Governo.


Extraprofitti: le iniquità di un contributo che penalizza i piccoli operatori


La misura introdotta dall’articolo 55 del decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50, come noto, è intervenuta a modifica dell’articolo 37 del D.L. n. 21/2022 (c.d. D.L. Aiuti), che ha istituito un contributo a titolo di prelievo solidaristico straordinario per l’anno 2022, a carico dei produttori, importatori e rivenditori di energia elettrica, di gas nonché di prodotti petroliferi che hanno beneficiato di extraprofitti.

ASSOCOSTIERI, ha avuto modo di rappresentare, nelle sedi istituzionali, diverse storture giuridiche e tecniche della normativa in esame, ritenuta fonte di iniquità e fortemente penalizzante per le aziende rappresentate dall’Associazione. In particolare, a fronte delle modifiche introdotte dal D.L. n. 50/2022, che ha aumentato dal 10 al 25 percento l’imposta sugli extra profitti nel settore energetico introdotta con il D.L. n. 21/2022 e ne ha esteso il periodo di applicazione di un mese, fino al 30 aprile 2022. Inoltre, ha previsto che il contributo sia versato in due date: un acconto del 40 per cento entro il 30 giugno 2022 e il saldo entro il 30 novembre 2022. Per calcolare l’incremento dei profitti, si fa riferimento alla differenza tra il periodo ottobre 2020 – aprile 2021 e il periodo ottobre 2021 – aprile 2022 e l’incremento dei profitti è calcolato considerando, nei due periodi indicati, il saldo tra le operazioni attive e le operazioni passive.

La nostra Associazione si è battuta in questi mesi per scongiurare la circostanza che la difficoltà nell’individuazione delle società che abbiano effettivamente prodotto e beneficiato di extraprofitti, si traduca nel rischio di tassare operatori economici che, non solo non hanno beneficiato di extraprofitti nel periodo considerato, ma a cui viene addirittura precluso di effettuare investimenti fondamentali per il Paese per superare l’attuale fase congiunturale di crisi degli approvvigionamenti energetici nonché traguardare la fase di transizione ecologica ed ambientale.

Ciò vale soprattutto per quei soggetti che operano nella logistica energetica e nel commercio di prodotti petroliferi, stoccati e movimentati nei depositi fiscali costieri. I prodotti in questione, infatti, sono soggetti non soltanto a Iva, ma anche ad accise, che incidono fortemente sul prezzo finale. Le imprese che esercitano esclusivamente l’attività di distribuzione e commercio di prodotti petroliferi sono relativamente piccoli e, normalmente, price takers, pertanto, a differenza dei produttori, non si trovano nella posizione di poter influenzare il prezzo di mercato né, di conseguenza, possono realizzare extraprofitti. La previsione risulta ancor più penalizzante per le nostre filiere che raffrontano acquisti su nave fuori campo IVA con vendite non imponibili. Su questo punto, fortunatamente, la recente circolare dell’AdE ha fatto giustizia omogeneizzando il confronto tra i due saldi.

Per le imprese del settore della logistica energetica e della distribuzione dei prodotti petroliferi, l’inclusione dell’accisa nella base imponibile determina il rischio di estendere il prelievo straordinario in conseguenza del solo aumento dei ricavi e, quindi, in assenza di extraprofitti. L’incremento del saldo tra operazioni attive e passive tra i due periodi considerati dalla norma può essere determinato esclusivamente dall’aumento dei prezzi (sia nelle operazioni attive, sia in quelle passive) e dal maggior valore dell’accisa pagata in conseguenza dell’aumento dei volumi scambiati. ASSOCOSTIERI ha rilevato come per il singolo operatore, può ben esservi stato un aumento del gettito dell’accisa, a cui non è corrisposto un aumento dei profitti.

Le modalità di calcolo del contributo sono rese, altresì, non rappresentative di un effettivo aumento di capacità contributiva a fronte della mancata considerazione del costo della copertura finanziaria del differenziale prezzi da parte di molte aziende, nonché della mancata indicazione di molti costi operativi. Non sono, pertanto, gli operatori che esercitano l’attività di distribuzione e commercio di prodotti petroliferi a dover corrispondere il contributo solidaristico straordinario, bensì i produttori, i grandi trader e gli operatori finanziari esteri. Il provvedimento, come rilevato da ASSOCOSTIERI, può causare una forte crisi di liquidità per le PMI che operano nel settore della logistica energetica e della distribuzione dei prodotti petroliferi. L’inclusione dell’accisa nella base imponibile potrebbe determinare l’inclusione di determinati operatori in conseguenza del solo aumento dei ricavi, ma non dei profitti.

Tali effetti distorsivi risultano tanto più rilevanti quanto maggiore è la dimensione del tributo introdotto, ulteriormente accentuati dall’aumento dell’aliquota dal dieci a venticinque per cento disposto dal decreto-legge n. 50 del 2022.

Il prelievo straordinario finisce, di fatto, per penalizzare proprio quelle società che maggiormente hanno sofferto la crisi pandemica, oltre a quei soggetti che nel semestre considerato dalla norma non hanno prodotto alcun fatturato in quanto ancora non esistenti giuridicamente o non operativi. Nonostante la circolare dell’AdE abbia operato su quest’ultimo punto una piccola perequazione, a tutt’oggi possono venire penalizzate anche le aziende che a fine anno 2022 chiuderanno i bilanci in perdita. ASSOCOSTIERI, pertanto, si è battuta per escludere dal meccanismo di individuazione dell’extraprofitto il riferimento all’eccedenza del valore aggiunto e dall’ambito di applicazione tutte quelle società non costituite o ancora non operative nel periodo dal 1° ottobre 2020 al 30 aprile 2021 per le quali, infatti, mancherebbe come termine di riferimento per il calcolo della base imponibile il periodo considerato (1° ottobre 2020 – 30 aprile 2021).

Con riferimento alla base imponibile del contributo solidaristico straordinario, l’Associazione auspica che venga escluso dal calcolo il fatturato derivante da incremento di attivo patrimoniale per effetto della compravendita di beni rilevanti in bilancio tra le immobilizzazioni o di azioni e quote societarie, che comporterebbe un allargamento della base imponibile per effetto di operazioni straordinarie. La crisi di liquidità riguarderebbe, inevitabilmente, le PMI, da sempre tessuto produttivo portante del nostro Paese e che devono essere salvaguardate dal rischio di vedere drammaticamente pregiudicata la propria struttura finanziaria.

Per scongiurare, inoltre, eventuali futuri rischi di declaratoria di incostituzionalità, ASSOCOSTIERI reputa opportuno eliminare (o mitigare) il principio dell’indeducibilità del contributo straordinario dalla base imponibile IRES ed IRAP che rappresenta a tutti gli effetti, come emerge dal dato testuale, un costo inerente all’attività di impresa.

Se, da un lato, parte delle criticità sollevate possono considerarsi in una certa misura inevitabili in una disciplina di natura emergenziale e transitoria, dall’altro, ASSOCOSTIERI sostiene che una simile ipotesi costituirebbe un pericoloso precedente potenzialmente in grado di ledere in maniera grave il rapporto tra governati e governanti in un momento storico di crisi strutturali che necessitano, al contrario, di un patto stretto di costante e reciproca leale collaborazione.


ASSOCOSTIERI al simposio internazionale GeoAdriatico di Trieste


Nella foto, da sinistra: avv. Dario Soria – Direttore Generale Assocostieri, ammiraglio Vincenzo Vitale – Comandante della Capitaneria di Porto di Trieste, dott.ssa Mariella Amoretti – Vicepresidente Confitarma, avv. Sébastien Bumbolo – General Counsel & Market unit manager Adriatic LNG.

Lo scorso 16 giugno, ASSOCOSTIERI ha preso parte al panel “Industria marittima: il metano possibile fonte alternativa” organizzato dall’ammiraglio Vincenzo Vitale, Comandante della Capitaneria di Porto di Trieste, a cui hanno partecipato, tra gli altri, l’avv. Sébastien Bumbolo dell’azienda associata Adriatic LNG e Mariella Amoretti, Vicepresidente Confitarma.

Il Direttore Generale ASSOCOSTIERI, avv. Dario Soria, è intervenuto portando la testimonianza del sostegno continuativo di ASSOCOSTIERI al settore del GNL navale. Nel corso dell’intervento, si sono ricordate le principali sfide che un settore in piena crescita quale il GNL navale dovrà affrontare nell’ambito della transizione energetica.


Le posizioni di ASSOCOSTIERI al Tavolo Automotive


Il Direttore Generale di ASSOCOSTIERI, avv. Dario Soria, ha preso parte al tavolo automotive convocato il 23 giugno 2022 presso il Ministero dello Sviluppo Economico, presieduto dal Ministro Giorgetti, alla presenza dei Ministri Cingolani, Franco, Giovannini, Orlando e del Viceministro Pichetto, in vista del Consiglio europeo “Ambiente” del 28 giugno 2022.

La pubblicazione del pacchetto Fit for 55 ha cambiato radicalmente lo scenario in cui opera la filiera della logistica energetica. Nel corso dell’intervento, il Direttore Generale ha sottolineato la necessità di un percorso di transizione consapevole e coerente con il principio di neutralità tecnologica, nonché l’importanza di sostenere i fattori di competitività del Paese a livello europeo. La rinuncia al motore a trazione endotermica, infatti, potrebbe avere importanti impatti diretti sull’operatività delle infrastrutture energetiche di distribuzione primaria e sulla logistica energetica indipendente, in particolare nel contesto degli investimenti per la riconversione.

In considerazione dei nuovi rischi sul mercato di riferimento, è importante garantire la pianificazione degli investimenti delle aziende che operano nel comparto energetico e che hanno già affrontato investimenti importanti a fronte dei nuovi obblighi sull’utilizzo di carburanti da fonti alternative. Tra questi, ad esempio, gli investimenti connessi ai nuovi adempimenti quantitativi sull’immissione in consumo di biocarburanti in purezza.