Con il Dlgs 231 del 2001, recante “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell’articolo 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300”, le imprese, in caso di alcuni reati commessi da soggetti ad esse collegati funzionalmente, sono soggette ad un regime di responsabilità amministrativa, con conseguente erogazione di sanzioni pecuniarie, sanzioni interdittive, la confisca e la pubblicazione della sentenza.
Lo stesso Decreto ha introdotto la possibilità per l’ente di essere esente da tali sanzioni se dimostra che (art. 6 del Decreto):
- “ha adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione del fatto, modelli di organizzazione e di gestione idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi;
- il compito di vigilare sul funzionamento e l’osservanza dei modelli di curare il loro aggiornamento e’ stato affidato a un organismo dell’ente dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo;
- le persone hanno commesso il reato eludendo fraudolentemente i modelli di organizzazione e di gestione;
- vi e’ stata omessa o insufficiente vigilanza da parte dell’organismo” di vigilanza.
Il “modello 231”, se in linea con i requisiti richiesti dalla legge, è uno strumento efficace, oltre che nel perseguimento dell’obiettivo primario (esimente dalla responsabilità amministrativa), a produrre per l’organizzazione i seguenti benefici:
- la creazione di una cultura di controllo;
- il miglioramento della gestione del rischio (individuazione aree a rischio e previsione di principi, protocolli e procedure che permettano di prevenire il rischio ed eventualmente gestirne la concretizzazione);
- la risoluzione del conflitto di interessi tra management e stakeholder (conduzione manageriale al riparo da comportamenti opportunistici del management);
- la tutela dell’immagine e della reputazione dell’azienda (prevenzione dei reati, valorizzazione dei principi di trasparenza, eticità, correttezza, rispetto delle regole).
Il conseguimento di questi obiettivi consente la creazione/protezione del valore.
Assocostieri Servizi vanta una vasta esperienza nella predisposizione di modelli 231 e nell’organizzazione delle imprese in tal senso, oltre ad una profonda conoscenza delle caratteristiche peculiari che riguardano i depositi costieri, garantendo, a chi voglia dotarsi di questo strumento, il pieno raggiungimento degli obiettivi aziendali.
- predisposizione modelli di organizzazione e gestione atti a prevenire la commissione dei reati;
- funzioni di Organismo di Vigilanza: l’Organismo di Vigilanza assume, nell’economia del “modello 231”, un ruolo fondamentale. Per questo motivo è necessario dotarlo dei poteri e delle risorse adeguate all’espletamento delle proprie funzioni. Inoltre, i membri dell’OdV devono essere in possesso di adeguati requisiti di autonomia, professionalità ed onorabilità, in mancanza dei quali decade l’adeguatezza del modello;
- validazione modelli organizzativi settore depositi costieri;
- formazione/informazione personale dirigente e OdV: la formazione e l’informazione (attraverso lezioni, partecipazione a seminari, aggiornamenti vari, circolari, ecc.) riveste basilare importanza al fine di rendere consapevole ed informato il personale e di aggiornarlo sulle evoluzioni normative e giurisprudenziali in atto in merito alla responsabilità d’impresa, oltre a favorire la diffusione di una cultura della prevenzione e del controllo che rende più facile la gestione dei vari aspetti legati all’applicazione del “modello 231”.