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07/07/2023 – Genova – Convegno sulle Comunità Energetiche rinnovabili

Il Direttore Generale di Assocostieri, Dario Soria, ha partecipato oggi al convegno “LE COMUNITA’ ENERGETICHE: UN’OPPORTUNITÀ PER LO SVILUPPO DI UN NUOVO MODELLO DI GESTIONE DEL PATRIMONIO PUBBLICO” organizzato dalla Renael – Rete Nazionale delle Agenzie Energetiche Locali.

Assocostieri, ha ricordato Soria, che rappresenta le imprese attive nel settore della logistica energetica e le cui infrastrutture sono considerate dalla legge come strategiche, operando prevalentemente in ambito portuale ha dimostrato particolare interesse per il tema delle comunità energetiche.

Di fatto, le comunità energetiche rinnovabili hanno il pregio di poter contribuire al raggiungimento di due obiettivi prioritari per l’Associazione, ossia la sicurezza degli approvvigionamenti e il raggiungimento dei target di decarbonizzazione.

Assocostieri ha visto nello sviluppo delle CERP un potente strumento di partenariato pubblico e privato per contribuire agli obiettivi di sostenibilità. In occasione dell’Assemblea annuale dello scorso 20 giugno è stato presentato il Memorandum sulle CER in ambito portuale realizzato dall’Associazione in collaborazione con IFEC e con la cattedra dell’Università degli studi di Napoli Federico II.

Lo strumento della CER, che nasce pensato per le piccole realtà, ora con il superamento del limite di 1 MW, grazie al Decreto Aiuti e data la possibilità alle Adsp di costituire CER, in deroga all’art. 6 comma 11 della legge 84/94, rappresenta maggiormente un’opportunità per contribuire al processo di decarbonizzazione.

I porti oggi si presentano come veri e propri hub energetici o, meglio, definiti come energipari.

Il Direttore Generale ha sottolineato l’importanza di affrontare adeguatamente il tema della partecipazione delle grandi imprese con una piena volontà politica di decarbonizzare i porti. Infine, anche nell’ottica di considerare il porto come un sistema complesso, sarebbe fondamentale superare l’impedimento tecnico della singola cabina primaria che costringerebbe, ad esempio a frazionare un porto come Genova in 6 o 7 diverse CER.