EDITORIALE
Cari lettori,
cogliamo l’occasione di questa prima uscita della newsletter ASSOCOSTIERI del nuovo decennio per augurarvi buon anno. Questo numero è dedicato alle diverse tematiche per le quali l’Associazione ha fornito importanti contributi nel corso del 2019, come in occasione dell’audizione sulla la rete di carburanti, in merito ai sistemi di misurazione per le bettoline e sul nuovo sistema di certificazione nazionale volto a garantire la sostenibilità dei biocarburanti e dei bioliquidi. Il Presidente Marika Venturi
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AUDIZIONE ASSOCOSTIERI ALLA VI COMMISSIONE FINANZE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI SUL DL 26 OTTOBRE 2019, N. 124 (DL FISCALE)
ASSOCOSTIERI, lo scorso 7 novembre, ha partecipato all’audizione presso la VI Commissione Finanze della Camera dei Deputati sul disegno di legge: “Conversione in legge del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124, recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili” (DL Fiscale).
La nostra Associazione ha valutato con grande favore le previsioni contenute nel disegno di legge di conversione del decreto legge fiscale 124/2019 che, seppure ispirate a condivisibili finalità antifrode, presentano alcuni aspetti di forte complessità e criticità a carico, soprattutto, dei depositi di piccole e medie dimensioni che ricoprono un ruolo fondamentale nell’ambito della logistica ed, in modo particolare, della logistica indipendente al fine di assicurare un mercato libero e concorrenziale, a beneficio del consumatore finale.
Di nuova introduzione è la norma che estende il sistema, che consente all’amministrazione finanziaria di effettuare in autonomia, e ogniqualvolta ritenuto necessario, accertamenti quantitativi dei carburanti e controllarne le movimentazioni, ai depositi fiscali di capacità di stoccaggio non inferiore a 3.000 metri cubi entro il 30 giugno 2020.
ASSOCOSTIERI ha chiesto che la determinazione del Direttore dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli con cui sono fissati tempi e modalità di esecuzione di tale sistema non preveda un sistema di controllo sovrapponibile all’INFOIL, ma un sistema di controllo semplificato adeguato alla struttura organizzativa, ai requisiti dimensionali ed alla capacità finanziaria dello specifico deposito.
E’ stato chiesto, altresì, di prevedere un termine più ampio per permettere un adeguamento graduale dei depositi ai sistemi informatizzati per la gestione della detenzione e della movimentazione della benzina e del gasolio usato come carburante.
ASSOCOSTIERI ha affrontato anche il nodo del regime di pagamento anticipato dell’IVA, ritenendo che la norma vada modificata in quanto non coerente con le finalità di repressione dei comportamenti soggettivamente fraudolenti. La previsione di cui all’art. 6, genererebbe ingenti oneri finanziari a carico degli operatori di piccole dimensioni, fissando una “soglia di discriminazione” tra operatori “onesti e meno onesti” parametrata al solo profilo dimensionale.
Per quanto riguarda l’inutilizzabilità delle dichiarazioni d’intento per tutte le cessioni e importazioni di benzina e gasolio per autotrazione, ASSOCOSTIERI ha mostrato soddisfazione tranne che per le limitate eccezioni previste per il “gasolio commerciale”, chiedendo l’eliminazione di ogni deroga che possa costituire un vulnus alle misure antifrode messe in atto dal Governo.
ASSOCOSTIERI ha anche formulato alcuni rilievi in merito all’art. 11 che ha previsto, entro il 30 giugno 2020, l’obbligo di utilizzo DAS telematico per la circolazione nel territorio dello Stato dei prodotti assoggettati ad accisa per la presentazione telematica del documento di accompagnamento per i trasferimenti della benzina e del gasolio usato come carburante. La nostra Associazione ha chiesto che, contestualmente all’obbligatorietà dell’utilizzo del e-DAS entro il 30 giugno 2020, per i trasferimenti di benzina e gasolio usato come carburante, per i soggetti obbligati, tale adozione sia consentita, su base volontaria, anche ai trasferimenti di tutti gli altri prodotti energetici destinati ad usi diversi dalla carburazione, per evitare una gestione differente, cartacea e telematica, in base al prodotto con aggravi nell’operatività per coloro che movimentano le diverse tipologie di prodotto. ASSOCOSTIERI ha, altresì, chiesto che obbligato all’appuramento dell’e-DAS, sia in ogni caso il soggetto destinatario senza alcuna responsabilità in capo al deposito speditore.
RETE CARBURANTI: AUDIZIONE ASSOCOSTIERI ALLA CAMERA DEI DEPUTATI NELL’AMBITO DELL’ESAME DELLA RISOLUZIONE 7-00258 DE TOMA
Si è svolta il 1° ottobre 2019 presso la X Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati, l’audizione dei rappresentanti di ASSOCOSTIERI, nell’ambito dell’esame della risoluzione 7-00258 De Toma, recante iniziative urgenti in favore del settore della distribuzione dei carburanti.
ASSOCOSTIERI ha avuto modo di rappresentare come la situazione delle frodi nel settore degli oli minerali abbia assunto, negli ultimi anni, una straordinaria rilevanza. Si stima nel settore della distribuzione dei carburanti un’evasione dell’IVA tra i 4 e i 5 miliardi di euro. Dalle problematiche del missing trader alle false lettere d’intento, le condotte fraudolente si sono spostate verso l’acquisto dei piccoli impianti, reti e depositi commerciali che stanno acquisendo una fetta importante di mercato.
Si è assistito spesso, infatti, al proliferare di depositi commerciali acquistati da soggetti di dubbia onestà. A parere di ASSOCOSTIERI, sui depositi commerciali, l’Amministrazione finanziaria dovrebbe porre la stessa attenzione come per i depositi fiscali. Oggi la frode tende a trasferirsi proprio sui depositi commerciali che, tra l’altro, possono ricevere lettere d’intenti e dove l’attività principale è di vendita all’ingrosso di prodotti petroliferi.
Per rilanciare il settore della distribuzione carburanti, ASSOCOSTIERI ha avanzato dieci proposte tra cui eliminare le lettere d’intento, rafforzare l’attività di controllo lungo tutta la filiera distributiva, istituire un Tavolo permanente sul monitoraggio dell’illegalità con le Amministrazioni finanziarie, le Associazioni di settore e la Guardia di Finanza. Ha proposto, inoltre, di assimilare l’IVA all’accisa per finalità antifrode, valorizzare i requisiti qualitativi di compliance di tipo soggettivo, potenziare la vigilanza sui prezzi «anomali» e il Portale dell’Osservatorio Carburanti del Ministero dello Sviluppo Economico; oltre a razionalizzare ed ammodernare la rete distributiva, prevedendo indennizzi e incentivi.
La X Commissione Attività produttive, lo scorso 4 dicembre, ha concluso la discussione della risoluzione n. 7-00258 De Toma, recante iniziative urgenti in favore del settore della distribuzione dei carburanti, approvando la risoluzione n. 8-00055.
Tale ultima risoluzione, nel recepire molte delle proposte avanzate dalla nostra Associazione, impegna il Governo ad applicare processi innovativi nel controllo e tracciamento del carburante in tutte le fasi della filiera e per contrastare la contraffazione, il contrabbando di oli minerali e la forte evasione registrata nel settore.
Viene previsto, inoltre, un potenziamento dell’attività di sorveglianza dei prezzi e l’avvio di specifici controlli da parte della Guardia di finanza con l’obiettivo di arginare questi fenomeni che creano danni ingenti all’intero sistema distributivo, con rischi anche dal punto di vista occupazionale, nonché danni per i compratori finali e le casse dello Stato. Il Governo è chiamato ad intervenire anche su tematiche come la normativa del sottocosto, l’efficientamento e la tracciabilità della rete distributiva, oltre che incentivare l’introduzione di strumenti agevolativi in favore della mobilità elettrica sulle autostrade.
BETTOLINE E SISTEMI DI MISURAZIONE DEI CARBURANTI RIFORNITI
Il settore del bunkeraggio in Italia, fondamentale per l’approvvigionamento delle navi che toccano i nostri porti, ha risentito negli ultimi anni di un calo dei consumi dovuto ad una serie di criticità, emerse a seguito dell’emanazione della Legge n. 232/2016 che ha introdotto l’obbligo di dotare le autobotti e le bettoline di un sistema di tracciamento della posizione e di misurazione delle quantità scaricate.
ASSOCOSTIERI ha rilevato, fin da subito, problematiche di ordine tecnico inerenti l’installazione di tali sistemi, portandole all’attenzione della Direzione Centrale Antifrode e Controlli dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e avviando un proficuo confronto per favorire, in particolare, un “graduale adeguamento” delle bettoline alle disposizioni normative.
L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Direzione Antifrode e Controlli, a fronte delle istanze di ASSOCOSTIERI, con un una nota inviata lo scorso 8 novembre alle Direzioni Interregionali, Regionali e Interprovinciali, ha fornito precisazioni relativamente “ai sistemi di misurazione dei carburanti riforniti installati sulle bettoline utilizzate per il trasporto di gasolio o di olio combustibile destinati alla navigazione marittima” che, di fatto, ha sbloccato una situazione divenuta ormai critica in alcuni principali porti italiani (ad esempio Civitavecchia, Genova, Napoli e Ravenna).
La circolare n. 2/D, se da un lato ha accolto la richiesta di ASSOCOSTIERI di posticipare al momento della fermata di ogni bettolina per i lavori di classe la decorrenza dell’obbligo di installazione dei detti misuratori, dall’altro ha individuato le caratteristiche dei sistemi di misurazione che devono rispettare i requisiti di cui all’allegato MI-005 del D.lgs. 22/07.
Nella nota dell’8 novembre è stato, infatti, chiarito che gli uffici delle Dogane dovranno “consentire l’utilizzo delle bettoline anche a seguito del primo fermo nave successivo alla data della circolare 2/D, a condizione che sulle stesse siano stati installati i sistemi di misura su condotta rispondenti, in condizioni nominali, ai requisiti prestazionali richiamati dall’allegato MI-005 del D.Lgs. n. 22 del 02/02/2007, anche se privi della certificazione e marchiatura MID”.
La questione si sposterà adesso sulla valutazione tecnica di come affrontare le problematiche delle autobotti in possesso di misuratori volumetrici meccanici o elettronici che non consentono il rispetto delle prescrizioni relative alla stampa dei dati dello scontrino.
SOSTENIBILITA’ DEI BIOCARBURANTI E DEI BIOLIQUIDI: IL NUOVO MECCANISMO DI CERTIFICAZIONE NAZIONALE
Dopo oltre un anno dalla divulgazione agli stakeholder della prima bozza, è stato pubblicato il nuovo decreto che istituisce il Sistema nazionale di certificazione della sostenibilità dei biocarburanti e dei bioliquidi.
Il provvedimento, che entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione, rivede il decreto del 2012 che aveva istituito l’organismo in attuazione della direttiva 2009/30/CE e descrive le modalità di funzionamento del sistema nazionale, le disposizioni a carico degli operatori economici che concorrono alla produzione dei biocarburanti o bioliquidi, quelle degli organismi di certificazione nonché quelle dell’organismo di accreditamento.
Come previsto a livello europeo, il rispetto della sostenibilità di un biocarburante è un requisito necessario per usufruire di regimi incentivanti e per concorrere agli obiettivi previsti in materia di fonti rinnovabili ed il nuovo decreto dispone l’obbligo di adesione al sistema nazionale di certificazione per i biocarburanti avanzati, oltre a una serie di disposizioni specifiche per il settore del biometano utilizzato nei trasporti.
Rispetto al decreto del 2012, il nuovo provvedimento contiene alcune significative novità, tra cui il coinvolgimento degli organismi di accreditamento che accreditano gli organismi di certificazione e vigilano sul loro operato.
ASSOCOSTIERI ha partecipato nell’ultimo anno alla revisione della norma tecnica UNI/TS 11429 sulla qualificazione degli operatori economici della filiera per la produzione di biocarburanti e bioliquidi in sede di Commissione Tecnica del CTI: il progetto di norma, che recepisce il nuovo decreto sulla sostenibilità dei biocarburanti e dei bioliquidi, è stato approvato dalla Commissione Tecnica ed ha da poco concluso l’inchiesta interna CTI ed è ora atteso all’inchiesta pubblica.